Mensa scolastica
Il momento dedicato al pasto assume un aspetto di grande valenza educativa per il bambino ed occupa all’interno della giornata scolastica un ruolo rilevante. E’ di grande importanza quindi che ci debba essere un’attenzione molto alta da parte delle famiglie e degli insegnanti rispetto al cibo che viene consumato dagli alunni nella mensa scolastica. L’ambiente deputato al consumo dei pasti riveste un ruolo decisivo per un corretto approccio verso il cibo. Unitamente ad un pasto che risulti appetibile per gli alunni (e in questo senso si sono compiuti negli anni notevoli sforzi da parte della Ditta erogatrice, con il contributo essenziale della dietologa del Comune) è d’importanza altrettanto paritetica che il cibo venga servito in un ambiente dalle caratteristiche adeguate. Grazie all’intervento della Ditte esterne e del Comune di Trieste (Area educazione) si è riusciti insonorizzare la sala più grande della mensa, mediante appositi pannelli fonoassorbenti. L’alunno, fin dalla scuola dell’infanzia, deve essere aiutato ad accostarsi agli alimenti mediante un’azione educativa quotidiana ed attenta, attraverso la quale l’insegnante cercherà di abbattere le diffidenze e gli stereotipi che generalmente ogni bambino ha verso il cibo consumato fuori dall’ambente domestico. Progressivamente l’alunno verrà invogliato ad assaggiare gusti nuovi e ad ampliare le sue scelte in campo alimentare. Quest’opera graduale deve trovare un’indispensabile azione di sostegno da parte delle famiglie, che supporteranno dall’esterno l’azione dell’insegnante, senza frapporsi, si auspica, o sminuire la stessa. La finalità di quest’azione congiunta sarà quella di far sì che il bambino fruisca del pasto all’interno della mensa scolastica. Compito dell’insegnante sarà fare in modo che il bambino abbia consumato almeno una parte del primo piatto o del secondo, che abbia in definitiva mangiato una quantità sufficiente di cibo. Le ditte erogatrici da tempo ormai hanno predisposto un’ampia varietà di diete che possono venire incontro a problematiche alimentari, e non solo, di diverso tipo: leggera, in bianco, per celiaci, per intolleranze e/o allergie alimentari, legate ad aspetti religiosi, ecc.). Quanto esposto non solo dovrebbe tendere a garantire un’alimentazione corretta e bilanciata per l’alunno (indispensabile in questo senso il coinvolgimento delle famiglie, per un giusto equilibrio alimentare giornaliero, costituito anche da un’adeguata merenda), ma a limitare quanto più possibile lo spreco di cibo che purtroppo spesso si osserva nelle mense scolastiche (si veda anche a tale proposito il progetto “Recupero del cibo” nella sezione “I progetti dell’Istituto”).
Obiettivi da raggiungere:
• far restare nei piatti una quantità limitata di cibo
• consegnare agli alunni, a fine giornata, pane e frutta non consumati a tavola
Per garantire che le linee guida fin qui illustrate trovino piena attuazione e che il momento del pasto rivesta tutte quelle caratteristiche positive che si è cercato di delineare, è opportuno che i criteri elencati vengano presi in attenta considerazione dalle famiglie degli alunni iscritti - o in via d’iscrizione – alla scuola dell’infanzia e al tempo pieno della scuola “U. Saba”. Infine, è bene ricordare che il luogo destinato al consumo dei pasti resta esclusivamente la mensa scolastica.
Ultima revisione il 02-09-2022